18.00
-22.00
A
tutti i partecipanti verrà scattata una foto con gli hashtag #DajeSte #DajeIsa
da condividere su Istagram
Se il vostro aperitivo è a El Ciringuito libre, se alternate
Suburra a I Cesaroni, se il vostro
primo bacio è stato all’ombra del Gazometro
e il primo ballo in cima al Monte dei Cocci
adesso avete trovato il vostro studio fotografico di Roma Sud: Stefano
Gruppo Vision.
Trenta anni fa nel Sud estremo di Ostia Lido, sulla sabbia
nera sotto il pontile, Stefano Gruppo scattava la prima foto. Da oggi lo
trovate di fronte alla metro di San Paolo, in via Gaspare Gozzi 57, tra
graffiti, street art e artigiani. Tutti possono partecipare ai suoi corsi:
dagli ex ragazzi del muretto di via Chiabrera ai giovani dell’Università Roma
3, da quelli del gruppo Regina degli Apostoli agli studenti dell’Armellini fino
ai fantozziani della Regione Lazio che hanno smesso da fungere da antenna.
Una scuola per gente vera,
che quando non ce la fa dice “daje”. Per
loro ci sono corsi di fotografia di base, avanzati, reportage, fotogiornalismo,
viaggio, Photoshop, postproduzione, ritocco, filtri, fotografia notturna, glamour.
Una vita di lavoro a dire
“Daje Ste’” si riassume in questo sapere, in questa esperienza sul campo. Stefano
Gruppo ha sviluppato il suo primo rullino con suo padre che gli ha trasmesso
questa passione lasciandogli in eredità, ancora giovanissimo, bacinelle e
camera oscura. E da lì è partito il primo “Daje Ste’”.
Ha visto crescere ogni
giorno il digitale. Appassionato di tecnologia, ha accompagnato questa
mutazione con la consapevolezza delle infinite possibilità di una variazione
cromatica, di una temperatura, perché padrone della sua origine con la chimica.
Le strade di Ostia sono
state il suo primo mondo, con un free press, e da lì mille altre riviste anche
internazionali, in tutto il mondo. Ai Parioli ha avuto una sola storia, quella
con il suo maestro Franco Lefevre della Team-Grazia Neri. Qui è nata la profonda amicizia con alcuni
dei fotografi che tutt’ora lo accompagnano nei corsi di fotografia: Danilo
Schiavella, Giuseppe Giglia, persone che hanno fatto la storia fotografica di
questa città. Stefano, che sempre veniva dalla lontana Roma Sud, fu
soprannominato “Chi l’ha visto”
perché il mondo della notte è stato il suo, tra camera oscura, vip, e qualche
folle che popola le ore piccole di questa meravigliosa città.
Stefano Gruppo ha visto
pubblicare quasi un milione di scatti, su tanti giornali del mondo. Dopo i premi, le mostre, i
preziosi rimproveri dei maestri e gli odierni apprezzamenti degli allievi, qualche
volta ha ancora bisogno di un “Daje Ste’”. Dietro le sue foto c’è la forza di
chi ha rinunciato, momenti in cui la macchina fotografica è stata deposta a favore della vita. Poi
un’ostinata ricerca di perfezione.
Il fotogiornalismo è stata
la più grande scuola di Stefano Gruppo: gli attimi sono pochi e la foto deve essere
compiuta, la luce intuita, la storia a fuoco. Per quello è oggi un maestro di
fotografia. Oggi ha il tempo, lo spazio, la sala da posa, le luci, ma saprebbe
farne a meno per regalarvi il vostro ritratto migliore senza che voi ve ne
accorgiate.
Ha smesso di fare il
fotogiornalista un giorno che gli chiesero di rubare foto che avrebbe fatto
male. Gli unici sentimenti che vuole catturare sono, da allora, quelli dell’amore.
La maturità lo ha portato a capire le persone, la realtà, la vita. Ritrae i sentimenti
più intimi, i pensieri più nascosti, le atmosfere segrete di microcosmi.
A differenza di molti altri, lo sa fare in pochi secondi, con qualsiasi luce,
in qualsiasi condizione.
Ci ha messo un po’ Stefano
Gruppo ad aprirsi uno studio suo, da quel colpo di fulmine con la fotografia di
trenta anni fa, cui sono seguite notti insonni a studiare su costosi libri
comprati con le mance da cameriere, attese davanti agli sviluppi, aggiornamenti
tecnologici e architettonici, approfondimenti su geometrie e luci, strategie
social, diplomi online e corsi con “guru” Photoshop internazionali. Quasi tutto
è avvenuto rubando tempo al denaro necessario per vivere. Ed ecco perché quando
Stefano Gruppo ha invitato il suo mondo, pure i romani oltre Ponte Milvio, all’inaugurazione
del suo primo vero studio e accademia di fotografia, tutti, ma proprio tutti,
gli hanno detto, ancora una volta, a 48 anni, “Daje Ste’”, come si usa qui, a
Roma Sud.
Info
Le perdoniamo in fatto che è
di Roma Nord, si fa per dire, perché Torrevecchia potrebbe essere dichiarata
enclave. Ma ormai San Paolo ha adottato Isabel Zolli. Purtroppo per lei ha
trovato un fidanzato di Roma Sud, talmente di Roma Sud che già 20 anni fa,
aveva chiamato la sua prima società “Dajestra’” destando profonde perplessità nel
commercialista originario della Camilluccia. Questo vi basti per capire il
vortice che ormai ha risucchiato la giovane promoter musicale Isabel
Zolli. Anche se bionda come le
parioline, a ratto ormai compiuto Isabel è ormai dei nostri in via Gaspare Gozzi
57.
Catapultata nella
discografia grazie a Paolo Romani della Universal, che ha affiancato a lungo,
Isabel dal 2011 segue tantissimi musicisti esordienti e non, modera convegni e
presenta spettacoli.
Quotidianamente si occupa di
promozione soprattutto in radio. Collabora con l’agenzia l’Altoparlante di Fabio Gallo, altro nome noto del panorama della
discografia italiana.
Ha seguito personalmente Ron e Francesco Baccini, che ha accompagnato lo scorso
anno a Sanremo. A Isabel Zolli si deve il contributo all’organizzazione e la
comunicazione di Casa Sanremo, del Meeting delle Etichette Indipendenti, di
eventi charity con grandi interpreti italiane come Noemi. Ha una sua trasmissione di spettacolo su Radio Azzurra 88
dal titolo Zolliwood.
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