SARAH BIACCHI è
EDITH - Il passerotto di Francia
Produzione: N.O.S. – Nuovo Orizzonte Spettacolo
Scritto e diretto da Davide Strava
Arrangiamenti e pianoforte Alessandro
Panatteri
Costumi Silvana
Galota
TEATRO DEL
LIDO DI OSTIA – Via delle Sirene 22
Venerdì 2
e sabato 3 dicembre ore 21:00 Biglietti:
intero 10 euro – ridotto 7 euro
Edith Giovanna Gassion, soprannominata “passerotto”
per la sua minuta statura (nell'argot parigino si dice piaf), è stata in
attività tra gli anni Trenta e Sessanta. Strava affida alla voce della stessa
Edith/Sarah Biacchi e al pianoforte di Alessandro Panatteri il racconto degli
amori, sviluppandone quattro. Il sentimento filiale verso la prostituta Titine
durante l’infanzia vissuta all’interno di un bordello e l’amore nei confronti
del padre, contorsionista in vari circhi di giro. Il terzo grande amore fu
Raymond Asso, sublime autore e paroliere francese. Ultimo, il più importante e
fatale, fu l’amore profondo per Marcel Cerdan, il pugile di Francia più
conosciuto negli USA, che perse la vita per tornare al più presto da lei.
Dice l’autore: "Ho scelto di
parlare di Edith Piaf perché la sua storia è un meraviglioso susseguirsi di
episodi romantici, grotteschi, quasi incredibili. Ho lavorato a braccetto con
un'attrice capace di restituire la potenza del personaggio, sia tecnicamente
sia per la profondità del proprio vissuto. Sarah Biacchi, l'artista che ho
sposato in questo lavoro, non è solo una delle pochissime attrici giovani che
possono interpretare quest’opera, ma è anche una voce formidabile, capace di
rendere quelle canzonisia con leggerezza che con disperazione, senza
risparmiarsi”.
Dice l’interprete: “Ho incontrato
Edith perché non potevo ignorare la perdita dell'amore. Quando cantavo Hymne à l'amour la morte dell'uomo che
amavo mi sembrava la sola verità possibile. Poi è scomparsa; è riapparsa anni
dopo fra le righe di un giovane trentenne che me l’ha messa davanti in un
appuntamento preso da tempo. Quando lessi il testo di Davide Strava capii che
non poteva sapere ciò che nessuno aveva detto. Mi ha legato la bocca, ha
incurvato la mia schiena, mi ha ammalato, mi ha ferito e mi ha curato.
Alessandro Panatteri ha preso tutto questo - i pensieri, le liti, le paure, tutto
ciò che avviene fra un'attrice e un regista - e ne ha fatto musica, che ora mi
sostiene e mi abbraccia. Mi commuove e mi fa ridere. E quando il pubblico ride
con me, penso che quella vecchia puttana ubriaca si sarebbe divertita”.
C'era un tempo in cui lo spettacolo era a tutto tondo, in cui sfuggiva alle classificazioni di musical, recital, e quello che doveva essere un'artista sul palcoscenico, era sopprattutto un talento: doveva saper far ridere, piangere, emozionare; doveva sapersi muovere come la figlia di un circense e cantare come una soprano. Ma soprattutto bisognava avere coraggio perché sconti non se ne facevano dalla platea. Oggi siamo più riservati tra il pubblico, ma il fatto stesso di interpretare una donna gigantesca come la Piaf implica un coraggio notevole, perché ben poche attrici si misurerebbero con un mito come ha scelto di fare Sarah Biacchi.
EDITH – Estratti stampa
Nato da un’idea della talentuosa
attrice/cantante Sarah Biacchi, che sul palco diventa Edith, incurvata
dalle sofferenze, stretta nella
sua petite robe noire, tremante e fragile eppure così forte, il monologo sulla
vita della Piaf narrato in prima
persona si fonde alle note struggenti del pianoforte e incanta il pubblico.
La Gazzetta di Parma
Un personaggio straordinario, un
testo originale, un’interprete sopra le righe. Un monologo dal ritmo
incalzante, dove musica e parole
raccontano le storie d'amore, successo e solitudine che segnarono la
vita di Edith Piaf. Nei panni
della cantante francese, Sarah Biacchi si muove con agilità tra canto e prosa,
francese e italiano, gesto e
parola. Voce e corpo di un'artista che non tradisce né imita, ma interpreta il
personaggio lasciandolo accadere
in scena.
Il Gufetto
“Edith
Il Passerotto di Francia” portato in scena con grazia e non comune maestria
dalla superlativa
Sarah Biacchi. Le atmosfere
rarefatte ed intimiste sono rivelate attraverso una sapiente scrittura e regia
capace di amalgamare le sublimi
capacità vocali della protagonista in un caleidoscopio di lievi emozioni
e pulzioni violente.
Imperdibile.
LifeStyleBlog
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